La mia vita sta cambiando rapidamente. Io sto cambiando e sono consapevole di questo.
L'aver scelto un'università abbastanza lontano da casa si sta rivelando una scelta giusta: posso tornare dai miei quando voglio e al contempo vivere una vita nuova e gestirmi da sola.
Il peso continua a scendere (forse perchè spesso mi preparo i pasti da sola e non so cucinare nulla).
Mangiando ogni cosa senza problemi sono tornata a 58 kg per 1.58cm.
Sto conoscendo moltissime persone (ragazzi soprattutto, visto che sono iscritta ad ingegneria); Siamo talmente poche femmine nel mio corse che ad alcuni, per disperazione, potrei addirittura piacere.
Non sono abituata a ricevere attenzioni e non so bene come gestirle.
Eppure, malgrado i miei post siano sempre più rari, non ce la faccio a chiudere il blog e lasciar andare questa parte della mia vita; forse perchè è difficile ripulirsi completamente dal fango dove hai nuotato per anni.
Percepisco un'assoluta precarietà nella mia esistenza.
Non so se l'anno prossimo cambierò università, se mi trasferirò in un altro appartamento o in un'altra sede, se troverò un ragazzo che mi piace e che mi apprezzi, se quelli che stanno diventando i miei amici lo saranno ancora.
Odio questa confusione.
E' come se le cose positive che stanno affiorando nello schifo in cui rimango invischiata, siano destinate a scomparire.
L'aver scelto un'università abbastanza lontano da casa si sta rivelando una scelta giusta: posso tornare dai miei quando voglio e al contempo vivere una vita nuova e gestirmi da sola.
Il peso continua a scendere (forse perchè spesso mi preparo i pasti da sola e non so cucinare nulla).
Mangiando ogni cosa senza problemi sono tornata a 58 kg per 1.58cm.
Comincio finalmente a vedermi come una ragazza vagamente decente.
Sto conoscendo moltissime persone (ragazzi soprattutto, visto che sono iscritta ad ingegneria); Siamo talmente poche femmine nel mio corse che ad alcuni, per disperazione, potrei addirittura piacere.
Non sono abituata a ricevere attenzioni e non so bene come gestirle.
Eppure, malgrado i miei post siano sempre più rari, non ce la faccio a chiudere il blog e lasciar andare questa parte della mia vita; forse perchè è difficile ripulirsi completamente dal fango dove hai nuotato per anni.
Percepisco un'assoluta precarietà nella mia esistenza.
Non so se l'anno prossimo cambierò università, se mi trasferirò in un altro appartamento o in un'altra sede, se troverò un ragazzo che mi piace e che mi apprezzi, se quelli che stanno diventando i miei amici lo saranno ancora.
Odio questa confusione.
E' come se le cose positive che stanno affiorando nello schifo in cui rimango invischiata, siano destinate a scomparire.
Ho paura di ricedere nelle vecchie abitudini per compiacere gli altri, per avere l'impressione di avere almeno un briciolo di controllo sulla mia vita
Ti capisco, nemmeno io riesco a chiudere questo profilo.
RispondiEliminaBetty
Ciao! Anche tu ingegneria! Anch' io sono una dellw poche ragazze in mezzo a tutti maschi. Inizialmente avevo paura quando mi davano tutte quelle attenzioni, non capivo! Ora invece sono felicissima e mi trovo magnificamente. Secondo me non dovresti vedere il blog come il legame che non riesci a spezzare tra la te malata e la te che vuole vivere. Prendilo invece come un luogo in cui puoi davvero rivedere come eri e come invece sei diventatta ora. É positivo questo! Comunque ti auguro tanta felicitá, forza!
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