LilySlim Weight loss tickers

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lunedì 21 aprile 2014

Chi non muore scriva un post

L'ultima volto che ho scritto era il novembre scorso.
Probabilmente nessuno noterà questo post però ho davvero bisogno di sfogarmi.

In un modo o nell'altro le mie giornate sono sempre molto piene e riesco facilmente a fare in modo di non pensare ai miei problemi, per questo non so perchè proprio oggi mi sono messa a piangere.

Forse è successo perchè si può illudere se stessi solo fino ad un certo punto.

Sento che tutti stanno andando avanti e che io sono qui bloccata. Un peso nelle loro eccitanti vite.

Mi sembra che persino la mia migliore amica preferisca altre persone a me. Ma non la biasimo, neanche io sceglierei me.

Se devo essere sincera non ricordo come ho iniziato a soffrire di disordini alimentari, ma una cosa la ricordo bene: non sono mai stata felice come l'estate in cui stavo più male.
Sembra un controsenso, ma non è così:
Mi sentivo libera e bella, cosa potevo chiedere di più?
Vorrei davvero tornare a quei giorni

Forse nei post passati ho detto che le cose andavano meglio, ma forse ora sono io a non volere che vadano meglio.

Non so fare nulla e non sono nemmeno simpatica.

Per quanto mi impegni in qualcosa c'è sempre qualcuno migliore di me che riesce senza sforzi.

Io non ce la faccio più, davvero.


venerdì 29 novembre 2013

La luce in fondo al tunnel è un treno

La mia vita sta cambiando rapidamente. Io sto cambiando e sono consapevole di questo.



L'aver scelto un'università abbastanza lontano da casa si sta rivelando una scelta giusta: posso tornare dai miei quando voglio e al contempo vivere una vita nuova e gestirmi da sola.

Il peso continua a scendere (forse perchè spesso mi preparo i pasti da sola e non so cucinare nulla).
Mangiando ogni cosa senza problemi sono tornata a 58 kg per 1.58cm.

Comincio finalmente a vedermi come una ragazza vagamente decente.


Sto conoscendo moltissime persone (ragazzi soprattutto, visto che sono iscritta ad ingegneria); Siamo talmente poche femmine nel mio corse che ad alcuni, per disperazione, potrei addirittura piacere.
Non sono abituata a ricevere attenzioni e non so bene come gestirle.



Eppure, malgrado i miei post siano sempre più rari, non ce la faccio a chiudere il blog e lasciar andare questa parte della mia vita; forse perchè è difficile ripulirsi completamente dal fango dove hai nuotato per anni.

Percepisco un'assoluta precarietà nella mia esistenza.
Non so se l'anno prossimo cambierò università, se mi trasferirò in un altro appartamento o in un'altra sede, se troverò un ragazzo che mi piace e che mi apprezzi, se quelli che stanno diventando i miei amici lo saranno ancora.
Odio questa confusione.

E' come se le cose positive che stanno affiorando nello schifo in cui rimango invischiata, siano destinate a scomparire.


Ho paura di ricedere nelle vecchie abitudini per compiacere gli altri, per avere l'impressione di avere almeno un briciolo di controllo sulla mia vita





mercoledì 16 ottobre 2013

Università e trasferimento

Non mi sembra ancora vero di aver finito il liceo, di avere quasi vent'anni e di abitare senza i miei genitori.

Tutti questi cambiamenti posso intimorire e, se prima della fine delle vacanze non ero spaventata, ora decisamente lo sono.

Gli orari delle lezioni sono veramente pesanti e le spiegazioni molto complicate: dopo solo tre settimane mi ritrovo già a chiedermi se questa facoltà faccia per me.

Ho avuto modo di conoscere tante persone, ma ovviamente quelle con cui passo il mio tempo non sono il tipo di ragazzi che vorrei per amici: sono troppo "piatti", parlano di cose banali che in realtà non mi interessano per nulla.

Le  mie coinquiline sono il mio esatto opposto; tutto ciò che un tempo avrei voluto essere e tutto ciò che ora rifuggo: magre, all'ultima moda, uguali alle oche tra cui sono cresciuta (e non provengono dalla mia stessa città, ma le ragazze di quel tipo sono tutte troppo simili), truccate perfettamente, piene di amici con cui uscire. Le conosco poco e ho già capito che non siamo proprio compatibili. Mi fanno sentire inferiore e sfigata.

Potrei continuare a lagnarmi e lamentarmi in questo modo per giorni.

Ho così tanta paura di non farcela.

domenica 1 settembre 2013

Cerete persone non si trovano bene con i proprio compagni di classe e non vedono l'ora di finire la scuola. Per me non è stato così: all'interno di quella vecchia aula ho trovato alcuni dei miei migliori amici e delle persone con cui preferisco passare il mio tempo libero.

L'altra sera era il compleanno di una di queste persone e il nostro piccolo gruppo si è quindi riunito per festeggiare.

Già durante il tragitto in auto mi sono accorta che non ero rilassata come al solito; mi sentivo a disagio, fuori posto e avevo l'impressione di essere una personalità superflua e fastidiosa.
Questa sensazione si è andata rafforzando con il passare del tempo.
Non so bene il motivo per cui mi sono sentita così, forse per gli argomenti dei discorsi o perché era un po' che non ci ritrovavamo tutti insieme, ma tutto ciò mi è stato utile perché per la prima volta dopo mesi ho avuto il coraggio di riflettere su di me.

Mi sembra che tutti vadano avanti, crescano e facciano esperienze nuove, mentre io continuo a perdermi nelle stesse cavolate infantili senza pensare neanche lontanamente a diventare più matura.
Più passa il tempo e più le cose che ci accomunavano diminuiscono e, se devo essere sincera, meno mi interessano i loro discorsi. Naturalmente cerco comunque di non darlo a vedere ed essere partecipe ma mi sento sempre esclusa dalle loro vite. Ritengo che una persona che si dice poco interessata alle parole dei propri amici faccia bene ad essere esclusa, ma voglio comunque molto bene a tutti loro e mi ferisce terribilmente non sapere neanche a grandi linee quello che gli accade (già, bella ipocrita che sono).
Mi rendo conto che dovrei essere io a fare il primo passo verso di loro, ma sono una persona solitaria a cui non piace parlare di sè e quindi mi sembra strano e imbarazzante intromettermi nelle vite altrui, anche delle persone a cui sono più legata.

Non so cosa fare: non voglio perdere i miei amici ma in questo momento non me la sento di stare con loro.


Vorrei solo passare un paio di settimane su un'isola deserta senza mezzi di comunicazione per capire bene cosa voglio da me e dalla mia vita. Andarmene per riflettere senza dirlo a nessuno, per poter anche osservare le loro reazioni alla mia assenza che probabilmente neanche noterebbero.

Questo post sembra scritto da una bambina piagnucolosa  e bisogna d'attenzioni.
Ma forse un po' lo sono davvero. 

martedì 6 agosto 2013

Il mio ultimo post è datato 7 novembre 2012.
Ne è passato di tempo.
Sono stata piacevolmente sorpresa nel constatare che mi ricordo ancora la mail e la password del blog.

In questi mesi non è cambiato nulla. O forse è cambiato tutto. Non posso dirlo con certezza.

Questo blog mi è stato accanto quando mi sentivo sprofondare e anche ora che la mia vita va relativamente meglio, non ho ancora la forza per chiuderlo del tutto.

Ho mollato praticamente tutte le diete e sto tentando di ascoltare la mia pancia: sono 62.5 chili (a novembre ero 65).
E' un bel po' che non abbuffo più in modo compulsivo, anche se ci sono pomeriggi in cui faccio 2/3 merende.

Ho finito le superiori: la sensazione più bella della mia vita, guastata solo da un voto alla maturità che avrebbe dovuto essere più alto. Sono comunque stata presa da un'ottima università e a settembre andrò a vivere da sola. Non so veramente cosa succederà alla mia alimentazione.

Tenterò di aggiornare il blog perchè con questo post mi sono resa conto di quanto questo sfogo mi sia necessario ed utile.





mercoledì 7 novembre 2012

E' passata una vita dal mio ultimo post, eppure non è cambiato nulla.




Perdonate la mia assenza. Forse tornerò a scrivere con regolarità, ma ora come ora non riesco. 

martedì 14 agosto 2012

Perchè non riusciamo a vivere la nostra vita senza metter parola su quella degli altri? Io cerco sempre di non impicciarmi troppo, ma è evidente che gli altri non usano la stessa accortezza. Da quando sono a casa di mia nonna già due persone mi hanno detto chiaramente che devo mettermi a dieta, cioè una parente non meglio identificata di mia nonna e una culona che si crede migliore di me solo perchè ha appena iniziato una dieta. Oltretutto a casa c'è la sorella di mia mamma che me lo ripete sempre. Io detesto il mio corpo ma ci sono persone a cui piace essere in carne, quindi perchè un sacco di gente continua a rompermi le scatole? Sto perdendo peso lentamente e in modo sano e a me va bene così ma sono commenti che mi infastidiscono e mi feriscono comunque.
L'unica "persona" che mi ha detto di trovarmi in gran forma è stata l'xbox mentre taravo il kinect :(


"Questa è la mia scelta e non la tua e chi consiglia troppo la strada agli altri poi puó perdere la sua."




Ps: sapete quanti grammi di zuccheri presenti nei carboidrati si dovrebbero mangiare?