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sabato 3 marzo 2012

Ricordi d'infanzia

Quando ero piccola per un motivo o per l'altro passavo un sacco di tempo a casa della zia di mia mamma, una casalinga con due figli e una villetta in periferia.
Adoravo stare lì e adoravo quella famiglia, anche ora sono molto legata a tutti loro.
Mi ricordo che la parte della giornata che preferivo passare lì era il pranzo: tutti tornavano dal lavoro, portando a turno il pane fresco.
La zia di mia mamma iniziava a preparare il pranzo a metà mattina e alle 12.30 in tavola c'erano piatti colmi di pasta, un secondo + contorno e un enorme cesto di frutta. Ero affascinata dal fatto che lì non si mangiasse o solo il primo o solo il secondo e fossero comunque tutti così magri ed in salute! Oltretutto lì le merendine non erano light, c'erano sempre gelati, succhi e dolci fatti in casa.

Perchè mi sono persa tutto questo? Perchè la mia famiglia non è stata in grado di insegnarmi una cosa così basilare come mangiare correttamente?


9 commenti:

  1. Non so se le tue tradizioni abbiano influenzato anche il tuo problema col cibo, ma neanche io ho vissuto sempre un'atmosfera pacifica durante i pasti... Prima si, ma ora che i miei si odiano (da una decinadi anni) ognuno mangia x conto suo....

    E' brutto che le famiglie non sianotutte come quella dei tuoi zii,ma, per me,m angiare separatamente e' la regola e le famiglie unite che mangiano insieme sorridendo mi sembrano qualcosa di irreale....

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  2. Sai, io sono cresciuta in una famiglia come quella dei tuoi zii, con i pasti regolari e niente schifezze per casa, pane fresco e nessun problema di peso. Solo che a un certo punto qualcosa si è spezzato. Sul serio, mi piacerebbe sapere esattamente che cosa, ma non lo so. A un certo punto i miei pasti non erano più così equilibrati e il mio peso è diventato un problema. Direi che c'è stata una sorta di implosione, dentro di me. Insomma, è stata colpa mia. Mia mamma continuava a essere un'ottima cuoca e mio papà a predicare i benefici di frutta e verdura, ma non hanno risolto niente.
    Credo che le vere ragioni per i mali che ci affliggono vanno sempre ricercate dentro di noi, non negli altri.
    Ti stringo,




    Baci.

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  3. Io sono cresciuta in una famiglia del genere..
    sono in questo buco comunque.

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  4. Hai ragione, il momento del pasto è un momento che dovrebbe essere di allegria, di condivisione, di unione della famiglia...poi per molte di noi diventa un incubo che si cerca in ogni modo di evitare...spesso lo è anche x me...un abbraccio <3

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  5. forse, anche dalle testimonianze dele altre, avrai capiton che i pasti " mulino bianco" non bastano ad evitare di finire in questa situazione.
    però continuo a pensare anche che dare a una bambina la crema spalmabile al posto della nutella non la renderà un' adulta equilibrata. te lo dice una che vive con l' ossessione-terrore della nutella.
    Estelle.

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  6. eh capisco questo post e .. vabbe non vado altre.
    Ricordi insomma :)

    baci Kami

    http://kamila-peppermind.blogspot.com/

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  7. ciao tesoro, mio padre è un medico e mi ha sempre punzecchiato col fatto dell'alimentazione corretta. Era opprimente, litigava con mia madre perchè ovviamente mi viziava come si fa con tutti i bambini e cosi' ho vissuto mangiando di nascosto gelati e zabbaioni..divorandoli con la paura che lui mi vedesse. Cosa puo' saperne una bambina di alimentazione corretta? a tal punto non so che dirti, io venivo tartassata di rimproveri perchè non mangiavo correttamente e questo non mi ha fatto bene. Non so cosa è meglio.

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  8. ti capisco, davvero, io mi chiedo sempre come facciano certe persone a mangiare così e poi essere "in forma". ad esempio il mio problema è il non voler essere in forma, ma magra da morire. il mio problema è la fame nervosa, nonostante io sia riuscita a cambiare le mie abitudini alimentari rendendole normali (alla fine sono io che però decido di non seguire).
    anche se non ho un dca o comunque cose simili so che vuol dire non avere corrette abitudini alimentari, m a ti assicuro che si riesce a correggerle, ci si fa l'abitudine e non ci si accorge più di aver cambiato.
    è ipocrisia il fatto che sia io a dirlo, ma so che è così, ne sono sicurissima.

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  9. io mi chiedo se tornerò mai a vedere il cibo come un misero innocuo sostantivo che a volte va a volte non va in bocca..solo che ne scrivo mi salgono le lacrime..perchè cibo per me è dolore..
    quando stai tanto male proteggiti con i tuoi ricordi di infanzia..troverai la forza e la voglia di essere
    anche tu un modello come la zia di tua mamma..
    ti bacio

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